Testi perversi

Giovanni Boccaccio

Decameron

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Sillabo>>Oggetti>> Lezione 2
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Nelle novelle che leggiamo in questa lezione le protagoniste sono contemplate, nude, dai propri persecutori. Michel David ha svolto una ricerca sulla frequenza della nudità nelle opere di Boccaccio, giungendo alla conclusione che Boccaccio sia spinto da un forte impluso voyeuristico nella creazione delle sue figure narrative. David ritiene che la teoria dell'amore per gli occhi, un topos della lirica cortese e stilnovistica, in Boccaccio si realizzi nei suoi vari stadi: da quello, primario, del voyeursimo inteso come piacere preliminare, fino a quello, più puro, della sublimazione.

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Materiali
Giornata VIII, 7: Lo studente e la vedova
Giornata V, 8: La caccia di Nastagio
Millicent Marcus:"Misogyny as Misreading: A Gloss on Decameron VIII, 7."
Michel David, "Boccaccio pornoscopo?"

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Esercitazione scritta e orale

Dopo aver letto le novelle e i testi critici, preparatevi a rispondere alle domande:
In che senso si può dire che l'errore dello studente consiste in un errore nell'interpretare il codice?
In che cosa consiste il voyeurismo del Decameron? Perché David lo definisce un comportamento "perverso"?
Perché David
parla di "differimento" nel tempo della narrazione?
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© 2003 Nicoletta Marini-Maio

University of Pennsylvania