Modulo 4 - Il
cinema
10/09 - Lezione 3
I film di cui parleremo in questa lezione presentano tutti delle situazioni,
almeno in parte, drammatiche. Le emozioni (paura, dolore, etc.) suscitate
dal dramma, tuttavia, non
sono trattate allo stesso modo nei tre film. A seconda delle proprie intenzioni
artistiche, i registi scelgono di usare dei filtri stilistici, che rendono
le emozioni accettabili oppure sconvolgenti. Quali sono questi filtri?
Gabriele Salvatores,
Mediterraneo (da Il Mereghetti. Dizionario dei film 2000):
Nel 1941, una pattuglia dell'esercito italiano viene spedita in un'isola
del Dodecanneso: tagliati fuori dal mondo per tre anni, i soldati si dimenticano
della guerra e familiarizzano con la gente del posto. Non tutti torneranno
in patria.
Roberto Benigni,
La vita è bella:
Nanni Moretti, La
stanza del figlio (da Rai
cinema)
Giovanni Sermonti è uno psicologo di Ancona. Sua moglie Paola lavora in
una casa editrice. La coppia ha due figli adolescenti. Andrea e Irene.
[...] Una domenica mattina Giovanni propone al ragazzo di andare a fare
una corsa. Il giovane dovrebbe andare a fare un'immersione con gli amici
e preferirebbe non andare a fare jogging con il padre. Prima che il ragazzo
possa accettare, però, Giovanni riceve una telefonata da un paziente,
che gli chiede di poterlo incontrare subito. Giovanni esce, Paola va al
mercatino, Irene prende il motorino e Andrea raggiunge gli amici sulla
spiaggia da dove imbarcarsi per andare a fare immersioni. Quando lo psicologo
torna a casa, trova ad attenderlo alcuni amici del figlio con i loro genitori.
Andrea ha avuto un incidente sott'acqua ed è morto. La vita della famiglia
cambia così per sempre, avviandosi, forse irrimediabilmente, verso la
disgregazione.
Materiali
Come
scrivere, pp.156-160 (bulkpack)
Gabriele Salvatores, Mediterraneo >> clip
Roberto Benigni, La vita è bella >> clip
1 (trascrizione,
esercizio
di comprensione), clip
2
Nanni Moretti, La stanza del figlio >> clip
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Esercitazione
orale
1.
Guardate le clip e preparatevi a rispondere alle domande:
-Mediterraneo:
Quale comportamento hanno i soldati di fronte alla prostituta? Quale funzione
acquista la prostituta nella vita del gruppo? Secondo voi, questi uomini
vivono una situazione drammatica? Se si`, quale? Il tono del film sembra
drammatico? Elaborate.
-La vita
è bella: Perché la scena della traduzione delle istruzioni militari
si puo' definire grottesca? Nonostante Guido, il protagonista, scherzi
con suo figlio, la seconda scena rimane profondamente seria. Perché? Secondo
voi, La vita è bella è una commedia? Elaborate.
-La stanza
del figlio: Secondo voi, come viene rappresentato in questa scena
il dolore per la morte del figlio? Attraverso il realismo? Oppure per
mezzo di altri elementi stilistici? In questo caso, quali?
2. Preparatevi a
partecipare ad un dibattito televisivo sul film La vita è bella. Al
dibattito partecipano delle personalità del mondo dello spettacolo, della
politica e della cultura. Il pubblico pone varie domande. 5
studenti si preparano a sostenere la parte degli speaker, gli altri preparano
almeno una domanda significativa >> role
plays
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Lingua
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Sommario
Sommario
di Modulo 4
Jaime Lucido
- Italiano 210-302
Nel questo
modulo, abbiamo discusso il cinema italiano. Particolarmente, abbiamo
parlato delle influenze di fascismo sul cinema, il movimento di neorealismo
dopo fascismo, e i film che hanno definito questo tempo. Primo, abbiamo
discusso il significato di fascimo in Italia, e come questa dottrina ha
cambiato il cinema del paese. Abbiamo discusso l'idee di fascimo e imparato
che: quando Benito Mussolini è divenuto il dittatore d'Italia nel anno
1922, voleva creare uno stato con auto-sufficienza. Il suo governo aveva
il controllo dell'industria e ha datto soldi alle industrie per aiutare
il loro sviluppo. Mussolini voleva creare uno paese dove tutto era bene
per lo stato. Per avere successo, lui doveva controllare tutte delle parte
di vita. Includevano il cinema. Durante questo periodo, da 1922 a 1943,
lui ha usato il cinema come il radio e i giornali: per propaganda. Comunque,
la sua organizazione, LUCE, ha fatto questi film di propaganda. Ma anche
durante questo periodo, Mussolini ha fatto "cinecitta," un posto come
Hollywood degli Stati Uniti. A questo Hoollywood italiano, a Roma, Mussolini
ha finanziato i film epichi. Questi film hanno mostrato la fuerta della
gente, con uomini forte e donne nella casa, un esempio di tradizione siccome
Mussolini voleveva che gli italiani tornessero a una vita tradizionale.
Dopo il fin di fascismo, un periodo di cinema molto alla sinistra ha seguito
questo tempo conservatore. Da 1940 a 1956, durante il periodo di neorealismo,
la cinema italiana era il più importante nel mondo, e Roberto Rossellini,
Vittorio de Sica, e Luchino Visconti erano i registe piu significato del
questo movimento. Abbiamo discusso l'idee di neorealsimo, un tipo di cinema
che vuole mostrare la realità. Questi "art films" non avevano una trama
sviluppata, invece, avevano una struttura, non rigida, ma sciolta. Una
cosa unica di neorealismo era quando la telecamera fa il pedinamento,
o segue qualcuno per representare la realità ai spettatori. Oltre caratteristiche
di questi film includevano: l'uso di actori non professionisti, e che
loro mostravano la vita del proletariato. Nella clase, il primo film neorealistico
che abbiamo guardato si chiama Paisá, un film di Roberto Rosellini. Il
clip che abbiamo studiato era un esempio delarrivo durante la seconda
guerra mondial degli americani nel Sud d'Italia e la reazione della gente
italiana a questi soldati. Questo film ci ha mostrato la vita e gli sentimenti
della gente d'Italia durante la guerra, nel stile di neorealismo. Dopo
questo clip, abbiamo guardato un clip di Ladri di Biciclette di Vittorio
de Sica, un altro esempio di un film che mostra una parte della vita del
proletariato. Nel questo film, de Sica descrive un uomo che trova lavoro
durante un periodo di povertà in Italia e i problemi lui ha quando ha
bisogno di una biccicleta per il suo lavoro. Il regista usa l'uomo a rappresentare
il proletariato. Per esempio, quando l'uomo è seduto sulla terra, reppresenta
la sua posizione e la posizione dei poveri nella società. Abbiamo anche
guardato molti clip da Amarcord e 8 e 1/2, di Federico Fellini; Il Decameron,
di Pier Paolo Pasolini; Mediterraneo di Gabriele Salvatores; La vita è
bella, di Roberto Benigni; e La stanza del Figlio, di Nanni Moretti. Tutti
di questi film mostravano la vita del proletariato o erano una critica
di una parte della vita. Un esempio di un film critico è Il Decameron,
in che Pasolini mostra un problema delle suore e la chiesa. In conclusione,
I film del periodo di neorealismo d'Italia hanno ottenuto un riconoscimento
per la cinema italiana nel mondo moderno.
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Nota
critica
Sylvia Royall - Italiano 210-301
Sono sicura che molte persone che hanno visto alcuni film da Frederico
Fellini (in particolare quelli che sono stati fatti primo degli anni 80)
siano d'accordo con me quando dico di pensare che Fellini era uno dei
registi più innovativi e ingegnosi che vissero mai. C'è così tanto da
dire di Fellini-la regista, l'uomo complesso, e i suoi film-che potrei
scrivere tanti libri, e in realtà molti libri sono stati scritti su questo
artista del cinema. Come abbiamo visto dai 'clip' brevi dei film, 8 ½
e Amarcord, Fellini non era un regista di avaria. Credo che lui sia più
famoso per il suo uso del "mondo del surrealismo e sogni" e l'inserzione
di concetti di psicoanalisi attraverso autoriflessività. Come abbiamo
visto in tutti i due 'clip', non c'è una certezza per quanto riguarda
a quando e a dove comincia la fastasia e a quando e a dove fine la realità.
In aggiunta, non è immediatamente chiaro di chi sono gli occhi attraverso
cui vediamo. Vediamo con lo sguardo fisso del regista, la protogonista
del film, o qualcun altro? Nella scena che abbiamo visto di 8 1/2 , quando
piccolo Guido vede i suoi compagni di scuola alla spiaggia per occieggiare
la prosituta Saraghina, lei e vista come la figura altissima, insopportabile,
e carnale che un'adolescente ricorderebbe. Altri esempi di percezione
travisata sono anche visti nel clip di Amarcord, quando imagini sono usate
per accenturare i sentimenti del protagonista di ogni scena. Fellini è
noto per la sua concentrazione nelle immagini, forse prestando più attenzione
alla costruzione perfetta delle imagini di se i suoi significati sono
capiti bene. Ma non credo che questo sia un problema per un'artista cinemagrafico.
Il cinema è una forma d'arte che è fondata su imagini e penso che i vantaggi
visuali non dovrebbero essere sciupati. So che molte persone non sono
sicure di che cose loro hanno visto dopo solo un'osservazione di un film
da Fellini. Ma credoche tutti i grandi film hanno bisogno di essere guardati
più di una volta. Se si sa per sicuro che cosa ha vista dopo solo un'osservazione
di un film, probabilmente sia superficiale.
Moretti:
regista dell'interpretazione libera
Susan Ramirez - Italiano 210-302
Quando studiavamo un po' dei film Italiani, abbiamo visto un pezzo di
"La stanza del figlio" del regista Nanni Moretti e mi è piacuto molto.
Primo di vedere questo pezzo abbiamo studiato i film del neorealismo.
Quelli film sono delle vitá degli proletari in cittá grandi italiani e
tutti i suoi problemi. Mi sembravano un po' interessante e molto educativo
ma soppratutto troppo superfluo. Quando ho visto il pezzo di Moretti ho
festeggiato la oppotunitá per interpretare il film come io lo vedo. In
questo pezzo una famiglia vede un'amato primo di seppeliare lo suo scrigno.
La madre quasi non puo dare un'occhiata dentro dello scrigno ma lo vede
due volte e piange leggeramente. I muri sono vuoti; si ascolta pocchi
suoni durante il pezzo. Per me c'è una importanza: questi sono altri modi
in cui il regista si espressa e espressa i sentimenti dei personaggi senza
dire al pubblico qual'è il significato… è interpretazione libera. Io vedo
i muri vuoti come se siano i cuori vuoti dei personaggi. Anche vedo la
luce dentro della camera come un simbolo che il figlio va al cielo. La
flamma rappresenta il dolore che sente la famiglia e il suono del cacciavite
elettrico rappresenta il suono noioso della vitá che manca un persona
che uno voglia bene. Tutti possono collegare le sue esperienze al film;
questo non si puo fare coi film del neorealismo.
Il stilo elusivo
di De Sica
Ashley Wolff - Italiano 210-302
C'è un momento in Ladri di Biciclette quando Vittorio De Sica mostra che
la sua filosofia di film è molto differente dalla filosofia americana.
Questo momento è nel clip 3 quando un altro uomo insegna Ricci come fare
il suo lavoro nuovo. Vediamo i due uomini e sentiamo la musica d'una fisarmonica.
L'altro uomo appiccica un manifesto di Rita Hayworth al muro. Improvvisamente,
impariamo che la musica viene d'un piccolo ragazzo che è sulla strada
con gli altri. Penso che questo sia a differenza del manifesto di Rita
Hayworth. Possiamo vedere che non c'è una diva come Rita Hayworth in Ladri
di Biciclette. In questa scena De Sica dice che nel suo film non c'è l'artificio:
la musica è vera e le personne sono vere. Poiché De Sica sia interessato
nelle personne reali, dice la storia vera di Roma nel 1949. Non vuole
dice una storia favolosa come i film americani con Rita Hayworth. De Sica
usa le immagini potentemente che aiutano il pubblico capire la situazione.
Mostra tutti i uomini disoccupati e le famiglie che hanno dovuto vendere
le loro lenzuola-un articolo molto intimo. Quando vediamo le accantone
e accantone delle lenzuole, capiamo la moltitudine della povertà. Il film
è molto bello perchè De Sica ha uno stilo elusivo ma comprensibile.
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